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7 settembre 1893, “Cazzo! Noi possiamo far meglio”
“Una mattina di primavera del 1893 un gruppetto di marinai inglesi in porto da troppo tempo sbarcò a Genova con un pallone di cuoio rotondo e cominciò a prenderlo a calci. La zona dell’angiporto, come al solito, era piena di perdigiorno italiani che bevevano caffè, facevano apprezzamenti pesanti sulle donne, ed erano in cerca di tasche da alleggerire. Gli italiani rimasero a guardare per una quindicina di minuti i marinai che si lanciavano in pallone da una parte all’altra, poi si guardarono fra loro e dissero: “Cazzo! noi possiamo far meglio”. Era nato il calcio italiano”.
“Il Miracolo di Castel di Sangro” Joe McGinnis
Progetti: “Sicilian Characters” (VIDEO)
È stata presentata la prima puntata di “Sicilian Characters”, una serie di interviste, realizzate in formato documentaristico, che formeranno una vera e propria serie. È l’idea di un gruppo di professionisti siciliani guidati dal regista e fotografo Vincenzo Pennino affiancato da Corrado Li Greci e coadiuvato da Vincenzo Allotta e Gabriele Tramontana, giornalisti ed esperti di comunicazione fondatori dell’Associazione Maghweb.
L’obiettivo della serie è quello di raccontare la Sicilia tramite le storie della sua gente. Personaggi, “Characters” appunto, di nicchia non legati ai canali della comunicazione mainstream, ricercati e selezionati per la particolarità delle loro vicende. È così che artisti, sportivi, professori, e tanti altri, ripercorreranno il labirinto delle loro storie personali che come un “filo d’Arianna” ricondurranno lo spettatore verso un unico protagonista, la Sicilia.
Ad aprire la serie è stata Pamela Conti, calciatrice palermitana di fama internazionale, che nel suo lungo cammino professionale ha giocato in Spagna, Stati Uniti, Russia e Svezia senza mai rompere il profondo legame con la sua terra, con la sua personalissima “nazione”: il mercato storico di Ballarò nel quartiere Albergheria.
Durante la proiezione, avvenuta nel cuore del mercato, è intervenuta via Skype anche la protagonista del video attualmente in Svezia perché tesserata con l’Eskilstuna United.
La serie sarà pubblicata, di volta in volta, su tutti i canali web più conosciuti e sarà proposta anche da alcune tv estere, specialmente oltreoceano dove sono foltissime le colonie di siciliani ormai radicate nel territorio da decenni. Il prodotto finale è sempre visibile in qualità HD e fruibile anche da un pubblico straniero vista la doppia sottotitolatura in inglese e spagnolo.
“Perché è la squadra della mia città”
In coda facendo il biglietto per lo stadio: davanti a me padre tamil tiene per mano il figlio con cappellino rosanero in testa. “Venite spesso?” Chiedo. Il signore, un po’ imbarazzato, comincia a spiegarmi in italiano stentato che capita frequentemente di portare il figlio al Barbera anche se non sono abbonati. La pulce di non più di 8 anni prende la parola con un italiano spedito e dall’accento panormita e mi conferma che non era la prima volta. “Quindi sei tifoso del Palemo”…”Ceeerto” risponde strascicando la e per dare forza alla parola data. Lo sottopongo alla prova del 9. “E in serie A per chi tifi”, mi guarda strano e con la faccia da uomo mi fa: “Io tifo solo per il Palermo perché è la squadra della mia città”. In una frase distrugge la totalità dei tifosi palermitani non rosanero, azzera le chiacchiere sullo Ius Soli e mi fa venire voglia di portarmelo in trionfo sulle spalle per le strade.